La Legge n. 130 del 31 agosto 2022, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 1 settembre 2022, ha introdotto importanti novità in materia di processo e ordinamento giudiziario tributario.
Tra le misure previste si segnala, in particolare, la possibilità, di cui all’art. 5, di definire in maniera agevolata i giudizi tributari pendenti nanti la Corte di Cassazione prima del 15 luglio 2022 e quelli per cui è stato notificato il relativo ricorso entro il 16 settembre 2022.
In particolare, possono essere definite:
– con il pagamento di una somma pari al 5% del valore della controversia, le cause il cui valore non è superiore ad Euro 100.000 e che abbiano visto l’Ufficio soccombente in entrambi i precedenti gradi di giudizio;
– con il pagamento di una somma pari al 20% del valore della controversia, le cause il cui valore non è superiore ad Euro 50.000 e che abbiano visto l’Ufficio soccombente in tutto o in parte in uno dei due gradi di merito.
Sono escluse dall’applicazione di tali disposizioni le controversie concernenti anche solo in parte:
a) le risorse proprie tradizionali e l’Iva all’importazione;
b) le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato.
La definizione si perfeziona con la presentazione di apposita domanda e con il versamento degli importi dovuti entro 120 giorni dall’entrata in vigore della Legge n. 130/2022 (ossia il 16 settembre 2022). Ove non ci siano importi da versare, la definizione si perfeziona con la sola presentazione della domanda.
In ogni caso, l’individuazione delle modalità di attuazione della procedura è demandata a successivi provvedimenti di competenza del direttore dell’Agenzia delle Entrate.