Con la sentenza 11 aprile 2024, C-770/22, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha chiarito che la normativa unionale contenuta negli articoli 43 ,44 e 45 del Codice doganale dell’Unione - CDU (Regolamento n. 952 del 2013) non osta a una normativa nazionale che preveda l’immediata esecutività delle sentenze di primo grado favorevoli al contribuente e non ancora definitive, che abbiano ad oggetto risorse proprie dell’UE.
Il Tribunale di Genova ha stabilito che qualora i costi di prolungata giacenza dei container siano dipesi in parte da fatto imputabile sia al mittente che a terzi, sono entrambi responsabili per le demurrages in misura proporzionale secondo la propria responsabilità
Con la circolare n. 25/2023 del 29 novembre 2023 l’Agenzia delle dogane ha chiarito le modalità di calcolo delle sanzioni, previste dall’art. 303 del d.p.r. 23 gennaio 1973 n. 43 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale – Tuld), eventualmente applicabili alle dichiarazioni con più singoli.
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno chiarito che le clausole Incoterms (International Commercial Terms) possono determinare la competenza giurisdizionale nelle controversie intra-europee relative alla compravendita internazionale di beni mobili.
Con la sentenza 27 marzo 2023, n. 1140, la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Lombardia ha dichiarato illegittima la sanzione doganale, irrogata dall’Amministrazione nei confronti di un importatore, giacché in contrasto con il principio di proporzionalità europeo.
Con la sentenza 25618 del 2022, la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che l’importazione, iniziata con lo sdoganamento delle merci, equivale a “immissione nel mercato”: ne deriva l'onere per l’importatore di accertarsi in anticipo della conformità alla normativa comunitaria dei prodotti che si intendono immettere sul mercato.
La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5984 depositata il 28 febbraio scorso, ha stabilito che è legittimo richiedere al Fisco un risarcimento economico in caso di verifiche fiscali fondate su evidenti errori dei verificatori ed emersi a seguito di un contenzioso.
L’Agenzia delle dogane ha chiarito che lo strumento della definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti previsto dalla l. 29 dicembre 2022, n. 197 (cd. Legge di bilancio 2023) potrà essere applicato anche alle liti riguardanti i dazi e l’Iva all’importazione.
La Legge di bilancio 2023 (l. 29 dicembre 2022, n. 197) ha esteso l’applicabilità dell’istituto della definizione agevolata delle controversie tributarie anche alle liti in cui è parte l’Agenzia delle dogane, riguardanti accise, tabacchi, giochi e imposte di consumo.
