NewsIn arrivo la figura del “soggetto passivo certificato” in ambito Iva

15 Novembre 2018

Sarà prevista anche in ambito Iva la figura dell’Operatore economico “affidabile”, così come già avviene in ambito doganale con l’AEO.

Con la proposta n. 567 del 2017 la Commissione europea intende superare il regime “transitorio” degli scambi intracomunitari, in vigore da venticinque anni, e introdurre un regime definitivo basato sulla tassazione nel Paese di destinazione e sulla figura del venditore quale soggetto certificato, responsabile della riscossione del tributo.

In altre parole, la riforma dell’Iva, presentata dalla Commissione europea, si pone l’obiettivo principale di tassare le operazioni transnazionali nello Stato di origine ma con le aliquote del Paese di destinazione e, contestualmente, applicare le esenzioni solo ad operatori certificati.

Per estendere il sistema di tassazione nel Paese di origine, già operativo per i servizi digitali, sarà utilizzato il regime speciale del “One Stop Shop” (cd. OSS), ossia un portale unico elettronico su cui effettuare tutti gli adempimenti fiscali per le forniture transfrontaliere.

Nell’ambito di tale riforma diventa fondamentale, per gli operatori, lo status di “soggetto passivo certificato” (Certified taxable person – CTP) che consentirebbe di attestare a priori l’affidabilità di una determinata impresa.

In particolare, solo per tali soggetti sarebbero applicabili determinate semplificazioni in ambiti sensibili, spesso vulnerati da frodi, come le semplificazioni connesse al regime di call-off stock e consignment stock, alle operazioni a catena e alla prova del trasporto dei beni spediti o trasportati in un altro Stato membro.

Lo status di soggetto passivo certificato, inoltre, dovrebbe permettere un’attuazione graduale del regime definitivo dell’Iva.

Sono essenzialmente tre le condizioni per acquisire lo status di CTP, verificate dall’Autorità tributaria: essere in regola con i pagamenti delle imposte, dimostrare la propria solvibilità e avere un adeguato sistema di controlli interni.

Una volta ricevuta la certificazione, l’operatore potrà applicare il regime di esenzione agli scambi intracomunitari e sarà l’acquirente il responsabile dell’Iva dovuta, direttamente nello Stato membro di destinazione.

Lo status di CTP verrà riconosciuto reciprocamente da tutti i Paesi dell’Unione europea.

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