NewsDichiarazioni di origine verso UK: tempo fino a dicembre per reperire le dichiarazioni dei fornitori

6 Marzo 2021

Al fine di facilitare la compilazione delle attestazioni di origine, dalla data di applicazione provvisoria dell’accordo Unione europea/Regno Unito, la Commissione, con il Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/2254, ha previsto un periodo transitorio di un anno per consentire agli esportatori unionali di compilare le attestazioni di origine anche in assenza di tutte le dichiarazioni del fornitore necessarie per determinare il carattere originario delle merci.

Come noto, la dichiarazione di origine del fornitore (supplier’s declaration) è un documento scritto, redatto su carta intestata, che viene richiesto da chi acquista per documentare il Paese in cui ha origine la merce che è stata venduta. Questo tipo di dichiarazione, con cui è possibile attestare l’origine sia preferenziale che non preferenziale di un prodotto, può essere a lungo termine o legata alla singola fornitura.

Al fine di stabilire se il prodotto esportato verso il Regno Unito possa godere o meno del regime preferenziale previsto per i beni originari dell’Unione europea, l’operatore economico dovrà verificare se il bene prodotto o commercializzato rispetta le regole di origine previste nell’Accordo e dovrà richiedere  ai propri fornitori le relative dichiarazioni.

Tuttavia, durante il periodo transitorio previsto, ossia fino al 31 dicembre 2021, la validità dell’attestazione di origine non potrà essere messa in discussione per quanto riguarda la presenza, a mani dell’esportatore, di tutte le dichiarazioni del fornitore.

Se entro il 1° gennaio 2022 l’esportatore non sarà in possesso di tutte le dichiarazioni in parola e, in ogni caso, non sarà in grado di dimostrare il carattere originario del prodotto con altri mezzi, l’attestazione di origine non potrà essere considerata valida, con ogni conseguenza sanzionatoria sia amministrativa che penale.

Pur ritenendo utile la previsione di un periodo transitorio, è bene che gli operatori che esportano verso il Regno Unito pongano in essere il prima possibile una due diligence doganale dei propri prodotti volta a indagare l’effettiva origine degli stessi.

Tale analisi potrà evitare spiacevoli sorprese quando, a partire dal 1° gennaio 2022, riprenderanno i normali controlli doganali in materia.

Lo Studio UBFP rimane a disposizione dei propri clienti per svolgere una puntuale analisi relativamente all’origine dei beni esportati e valutare le migliori strategie di pianificazione doganale.

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