NewsNiente errori di digitazione in regime di perfezionamento passivo

15 Ottobre 2019

La Corte di Cassazione, con la sentenza 8 ottobre 2019, n. 25057, ha affermato che se le voci doganali dichiarate all’atto della reimportazione in regime di perfezionamento passivo non sono comprese, per un errore nella digitazione dei codici, negli elenchi dei prodotti compensatori o trasformati autorizzati, il contribuente risponde dei maggiori dazi.

L’utilizzo del perfezionamento passivo, come noto, è subordinato alla concessione di un’autorizzazione, (artt. 211, par. 4, CDU e 166, par. 2, RD) per cui l’Agenzia delle dogane, prima del rilascio, effettua un preventivo esame delle “condizioni economiche”, ossia verifica che l’autorizzazione per il regime speciale non pregiudichi gli interessi essenziali dei produttori dell’Unione che realizzano prodotti affini a quelli compensatori.

In particolare, le condizioni economiche a cui è subordinato il ricorso al perfezionamento passivo hanno la funzione di consentire alle autorità doganali di valutare se l’utilizzo di tale regime sia sostanzialmente favorevole al richiedente, garantendo che le agevolazioni fiscali che un operatore trarrebbe non comportino, invece, svantaggi considerevoli per altri produttori dell’Unione, giacché il perfezionamento passivo favorisce la delocalizzazione di operazioni di lavorazione e trasformazione delle materie prime al di fuori dell’UE.

Poiché il perfezionamento passivo si sostanzia in un regime di favore per l’operatore economico che fruisce dell’autorizzazione, i giudici di legittimità hanno chiarito che risponde “a un’esigenza di sistema, per evitare frodi o abusi, che le voci doganali delle merci dichiarate rientrino negli elenchi dei prodotti compensatori autorizzati, cioè tra quelle autorizzate al perfezionamento passivo”.

Nel quadro del regime speciale di perfezionamento passivo, pertanto, è obbligo dell’importatore indicare correttamente nella dichiarazione doganale di reimportazione le voci di riferimento e la quantità delle merci importate al fine di assolvere il dazio unicamente sul differenziale.

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