Il Regolamento Ue del 20 maggio 2021, n. 821, pubblicato lo scorso 11 giugno sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione ed entrato in vigore il 9 settembre 2021, abroga e sostituisce il Regolamento CE del 5 maggio 2009, n. 428, istituendo il nuovo regime di controllo dell’Unione europea sui prodotti a duplice uso.
La nuova normativa si pone l’obiettivo di rafforzare ulteriormente l’azione di controllo dell’Unione sui beni dual use – spesso utilizzati in settori quali l’automotive, l’aeronautica e l’informatica – adeguandosi ai cambiamenti avvenuti in ambito tecnologico nell’ultimo decennio e a quelli che avverano in futuro.
Le principali novità introdotte possono essere così schematicamente riassunte:
- aggiornamento della definizione di esportatore e di esportazione: il nuovo Regolamento estende la qualifica di esportatore a qualsiasi persona fisica che trasporta prodotti a duplice uso nel bagaglio personale;
- introduzione di controlli per le c.d. tecnologie di sorveglianza informatica;
- sottoposizione a controlli di alcune attività di assistenza tecnica preventivamente autorizzate da parte dell’Autorità competente;
- nuove autorizzazioni generali per i trasferimenti di tecnologia infragruppo e per la crittografia;
- introduzione di una apposita autorizzazione per grandi progetti che soddisfa particolari esigenze del settore industriale;
- nuova rilevanza dei programmi interni di conformità (PIC). A tale proposito, il Regolamento ha previsto la possibilità, per gli Stati membri, di imporre l’adozione di tali programmi agli operatori che richiederanno un’autorizzazione globale o una nuova autorizzazione generale.
Cosa sono e a cosa servono i programmi interni di conformità (PIC)?
Come noto, i PIC sono l’insieme delle policies aziendali, procedure e misure interne volte a garantire l’adempimento degli obblighi dual use imposti all’operatore economico.
Al fine di assicurare condizioni di parità tra gli esportatori, la Commissione europea introdurrà specifiche linee guida per l’adozione dei PIC al fine di assicurare condizioni di parità tra gli esportatori, tenendo conto delle esigenze delle singole aziende (dimensioni, settori di attività, particolari caratteristiche ecc.).
Si consiglia, dunque, a tutti gli esportatori che intendano avvalersi di autorizzazioni dual use di implementare i PIC nonché di effettuare una due diligence aziendale volta a valutare l’impatto della nuova disciplina sul proprio business ed, eventualmente, ridefinire dette procedure per assicurare un’adeguata compliance alla nuova normativa.
Lo Studio UBFP rimane a disposizione per fornire specifici approfondimenti in merito ai temi qui brevemente trattati.