NewsSemplificazione per la prova della cessione intracomunitaria di beni soggetti ad accisa

24 Aprile 2022
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In data 22 marzo 2022, con la risposta a interpello n. 146, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto al documento amministrativo elettronico (e-AD) carattere di prova delle cessioni intracomunitarie per i beni soggetti ad accisa.

Il quesito esaminato ha riguardato il regime di non imponibilità IVA previsto dall’art. 41, comma 1, del d.l. 331/93, il quale prevede, tra i requisiti necessari per godere del regime agevolato, la spedizione o il trasporto dei beni tra stati membri dell’Unione europea.

Tale articolo, tuttavia, non contempla espressamente un richiamo alla documentazione che il fornitore deve produrre al fine di provare il trasporto intracomunitario; a tal fine, come noto, è intervenuto l’art. 45-bis del Regolamento di esecuzione n. 282/2011 e ss.mm. che tratta in maniera specifica degli oneri documentali relativi alle cessioni intracomunitarie di beni di cui all’art. 138 della Direttiva Iva.

In particolare, con il paragrafo 1, lettere a) e b), del citato art. 45-bis, dal 1° gennaio 2020 è stata introdotta una presunzione relativa circa l’avvenuto trasporto di beni in ambito comunitario, distinguendo, alla lett. a), l’ipotesi nella quale i beni siano stati spediti o trasportati dal venditore o da un terzo per suo conto e, alla lett. b), quella in cui i beni siano stati trasportati dall’acquirente o da un terzo per suo conto. Tale presunzione, tuttavia, è applicabile soltanto qualora la documentazione in possesso del contribuente risponda ai requisiti ivi previsti.

Gli Stati membri , in ogni caso, possono applicare norme o prassi nazionali ulteriori in materia di prova delle cessioni intracomunitarie e, conseguentemente, in tutti i casi in cui non si renda applicabile la presunzione di cui all’articolo 45-bis, può dunque continuare a trovare applicazione la prassi nazionale.

A tale proposito, con la risposta n. 146 del 22 marzo 2022, l’Agenzia delle entrate ha ribadito, nel caso di cessione riguardante beni soggetti ad accisa, la possibilità di fornire la prova del trasporto intracomunitario mediante il documento amministrativo elettronico (e-AD).

Tale documento può essere validamente utilizzato in alternativa al CMR (nel quale sono contenuti gli stessi elementi) o altro documento di trasporto della merce, al fine di comprovare l’uscita dal territorio dello Stato dei suddetti beni.

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