Il 6 giugno 2023 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2023/1077 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 2023 che prevede l’estensione della sospensione di tutti i dazi doganali, delle quote e delle misure di difesa commerciale sulle esportazioni ucraine verso l’Unione Europea fino al 5 giugno 2024.
Con la proroga di tali misure, l’UE continua a dimostrare il suo sostegno politico ed economico all’Ucraina anche riguardo alla ripresa a lungo termine del Paese che deve affrontare le difficili conseguenze dell’aggressione militare russa.
Le rinnovate misure commerciali, oltre a sostenere l’Ucraina, offriranno al mercato interno dell’Unione, se necessario, protezione da un rilevante aumento delle importazioni di alcuni prodotti agricoli.
Il Regolamento adottato si applicherà per il periodo di un anno e, come illustrato altresì nell’avviso emesso dall’Agenzia delle dogane in data 8 giugno 2023, disciplina i seguenti aspetti:
- la sospensione dell’applicazione del regime dei prezzi di entrata per i prodotti ortofrutticoli ai sensi dell’allegato I-A dell’Accordo di associazione e la disapplicazione dei dazi doganali sull’importazione di tali prodotti;
- la sospensione dei contingenti tariffari istituiti a norma dell’allegato I-A dell’Accordo di associazione e l’ammissione nell’Unione dei prodotti oggetto di tali contingenti senza l’applicazione di alcun dazio doganale;
- la sospensione della riscossione dei dazi antidumping sulle importazioni originarie dell’Ucraina a decorrere dalla data di entrata in vigore del Regolamento (6 giugno 2023), anche successivamente alla scadenza dello stesso;
- la sospensione temporanea dell’applicazione del Regolamento (UE) 2015/478 (relativo regime comune delle importazioni) per i beni originari dell’Ucraina.
Il Regolamento in commento, infine, richiama i principi posti alla base dell’Accordo di associazione (tutela dei diritti umani, dei principi democratici, della sovranità territoriale, nonché lotta alla proliferazione delle armi di distruzione di massa e alla criminalità e al terrorismo) e prevede la possibilità, per l’Unione, di sospendere i regimi preferenziali istituiti nel caso in cui l’Ucraina non rispetti detti principi fondamentali.
Lo Studio Legale UBFP rimane a disposizione per ogni chiarimento in merito a quanto brevemente sopra esposto.