In data 19 settembre 2022 la Commissione europea ha pubblicato una serie di risposte alle cd. “Frequently asked questions” (FAQs) emerse dopo l’introduzione del settimo pacchetto di sanzioni verso la Russia.
La Commissione, in particolare, ha chiarito che il divieto di acquisto e trasferimento, previsto ai sensi degli artt. 3 octies, 3 decies e 3undecies del Regolamento n. 833/2014, dei beni di cui agli Allegati XVII, XXI e XXII (ossia, rispettivamente, prodotti siderurgici originari o esportati o situati in Russia; beni originari o esportati che generano introiti significativi per la Russia; carbone e altri combustibili fossili solidi originari o esportati dalla Russia), si applica a prescindere che gli stessi siano destinati al territorio dell’UE o a Paesi terzi.
Sono previste alcune eccezioni, per i soli trasferimenti, quando le misure restrittive vadano a incidere negativamente sulla sicurezza alimentare ed energetica dei Paesi terzi meno sviluppati.
Anche per quanto riguarda, poi, la prestazione di determinati servizi connessi ai prodotti elencati negli allegati XVII, XXI o XXII, questa è sempre proibita agli operatori UE anche nel caso in cui i beni siano destinati a Paesi terzi.
Infine, la Commissione ha specificato che, nel caso delle deroghe temporali per l’esecuzione di contratti conclusi prima dell’emanazione delle sanzioni, anche il pagamento della prestazione deve essere eseguito prima della scadenza della deroga. Non è dunque permesso un pagamento successivo anche qualora le merci originarie dalla Russia siano state già ricevute.
Lo Studio UBFP rimane a disposizione dei propri clienti per fornire ulteriori chiarimenti e indicazioni in merito ai pacchetti sanzionatori ed ai loro aggiornamenti, nonché in merito agli ulteriori sviluppi relativi alla crisi ucraina, in continuo aggiornamento.